
ISBN 9788893882651 libro Informatica e Internet ITA Libro in brossura 190 pagine
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Il tema del rapporto tra tecnica e democrazia non è certamente nuovo, ma mai come nella nostra era digitale è decisivo affrontarlo con chiarezza e con il massimo grado di consapevolezza, ricordando, con Chabod, che nella Storia c’è posto solo per ciò che ha coscienza di sé. La tecnologia digitale ha innescato - con la forza propria delle rivoluzioni epocali e l’intensità delle grandi conquiste dell’Umanità - mutamenti profondi del tessuto democratico e della stessa struttura sociale, sostituendo quei corpi intermedi che la disintermediazione intendeva superare e ridisegnando il raggio di estensione del potere e i confini della libertà. Si tratta di innovazioni che hanno mutato a tal punto e così velocemente i nostri sistemi di valori, le nostre categorie del pensiero, persino la nostra concezione del tempo e dello spazio da renderci troppo spesso prigionieri degli opposti estremismi: del neoluddismo da una parte e della tentazione, al contrario, di delegare la gestione della vita privata e pubblica alla neutralità della tecnica. Questo saggio, a un tempo serio e insieme estremamente godibile per quantità di dati e chiarezza nell’esposizione, si propone di restituire al lettore un quadro limpido dello Stato dell’Arte e delle prospettive future, nei più svariati ambiti: da quello propriamente giuridico e di diritto, a quello etico e filosofico, dall’uso degli algoritmi in economia e finanza alle nuove forme di sfruttamento nel mondo del lavoro, dai limiti da porre (o meno) all’intelligenza artificiale all’applicazione normativa dei codici nell’ambito della comunicazione in Internet e dei social network, dalla cybersicurezza alla moneta digitale.
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