La Conferenza di pace organizzata a Parigi nel 1919 fra le potenze vincitrici aveva lo scopo di ridisegnare la cartina geopolitica dell'Europa dopo la Grande Guerra. Si è sempre molto discusso sulle speranze e le delusioni che essa generò, sulla mancata corrispondenza tra i proclami di principio e la Realpolitik delle soluzioni, e soprattutto sulle sue conseguenze di medio e di lungo periodo, dall'ascesa del nazionalsocialismo alla crisi odierna in Medio Oriente. Ora questo libro intende collocare gli eventi nel loro contesto storico originale, riconducendo il dibattito della Conferenza e i trattati che essa produsse al crescente dissidio tra i vincitori e al perdurante clima di conflitti, violenza e incertezza di un dopoguerra che fu tale soltanto di nome; con ciò fornisce al lettore gli strumenti necessari a comprendere quanto e in che modo il processo di pace abbia influenzato o meno gli sviluppi globali dei decenni a venire.