
ISBN Il mio granello di sabbia libro ITA 120 pagine
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Tradire o accettare la morte, cercandola? Il resoconto di un partigiano sfuggito all'ultimo momento al suicidio. Un documento e un esempio di coraggio e di civiltà.Introduzione di Giovanni De Luna. In appendice le testimonianze di Giovanna Sissa e Lucia Bolis; le introduzioni alle edizioni del 1946 e del 1973 di Ferruccio Parri e Luigi Santucci; la nota biografi ca di Nicola Terracciano.
Nel febbraio del 1945 Luciano Bolis, militante del Partito d’Azione, fu arrestato dai fascisti. Rinchiuso nelle carceri genovesi di via Monticelli e orribilmente torturato, per non rivelare i nomi dei suoi compagni tentò il suicidio squarciandosi la gola con una lametta. Trasportato in fin di vita all’ospedale, fu poi liberato dai partigiani con un colpo di mano proprio alla vigilia del 25 aprile. La peculiarità di questo libro rispetto all’insieme della memorialistica resistenziale consiste, oltre che nella naturale forza narrativa di Bolis e nel carattere estremo della sua esperienza, nell’assenza di qualsiasi intento celebrativo. Qui non c’è alcun destino storico di popolo, alcun collettivo a cui attingere energie o in cui diluire la propria angoscia. C’è invece un uomo solo, chiuso nel carcere con i suoi pensieri e i suoi tormenti, unica risorsa il dialogo interiore. E unica fede: gli imperativi morali da cui far dipendere i comportamenti e le scelte politiche.
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