
ISBN 9788899381738 libro Critica letteraria ITA Libro in brossura 82 pagine
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"Oggi la democrazia digitale permette a chiunque di scrivere il proprio romanzo. Anche ad alti livelli le paratie del genere, le regole fondamentali, diventano superflue. Ognuno rappresenta se stesso. («Soggettività esibita», la definisce Filippo La Porta). IL bisogno di affermare un ego narrativo dove le regole sono inutili, l'idea invisibile di un'epoca traspare appena attraverso il filtro dello scrivente. Addio metafora, avventura, creazione di personaggi immaginari ma simboli rappresentativi di un mondo. II limite della democrazia digitale, intesa come superficie piatta, sdrucciolevole, ha il merito di liberarci dalle manette ideologiche, ma ci rende naviganti senza bussola. Narrativa, poesia, diarismo, filosofia etc. fuse, a volte in modo egregio, dimenticando la forma, per esempio, verticale della poesia, e quella della narrativa, contenitore orizzontale in una cornice ben precisa. II saggio, proprio come assaggio e riflessione sul senso, e il divenire. I generi non esistono quasi più, tutti figli ibridi di una madre bellissima, ma spesso disturbanti per la pretesa onnisciente del loro sapere. La corda pazza sembrerebbe essersi spezzata. La critica, in grave difficoltà, rinuncia al proprio compito di fronte al caotico montare di pagine di libri e manoscritti che riempiono spazi ormai saturi. Noi di "Achab" abbiamo chiesto ad alcuni scrittori, intellettuali, di esprimere la loro idea in proposito. Non incoraggiate il romanzo, dice in un suo volume, forse provocatoriamente Alfonso Berardinelli. Ma probabilmente si continuerà a scrivere perché è il teatro della vita. La
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