
ISBN I tre moschettieri e Vent'anni dopo
Prodotti simili
Informazioni sul prodotto
I tre moschettieri.
Qual è il segreto? Dove sta la magia? Nella forza del plot? Nella qualità possente dello scenario storico? Nell’alternarsi continuo di ingenuità e malizia? Nella suspense? Forse, più di tutto, nella gioia del raccontare. È la seduzione narrativa, infatti, a fare dei Tre moschettieri un capostipite del romanzo senza aggettivi. Questo capolavoro dell’intrigo cattura ad ogni pagina il lettore, lo spiazza, lo depista, lo inganna e lo rende complice, per poi coinvolgerlo in uno strabiliante «effetto meraviglia». A partire dal titolo: non solo I tre moschettieri sono quattro, ma – come ha osservato Umberto Eco – il romanzo è palesemente «la storia del quarto», di d’Artagnan. «Immaginatevi un Don Chisciotte a diciott’anni»: è questo il primo impatto del lettore con questo virtuoso della spada, campione di fedeltà incondizionata alla causa del re e di dedizione assoluta alla regina. Accanto al guascone-moschettiere, l’altra figura decisiva, è quella di Milady, quintessenza dell’inganno, maschera erotica della perfidia e del tradimento, di cui porta il segno indelebile inciso nelle carni. Da lei stillano immancabilmente tutte le gocce di veleno che si insinuano tra le pieghe del racconto…
Venti anni dopo
Sono passati vent’anni da quella «notte tempestosa e buia» che ha chiuso in maniera così tragica e fatale la vicenda dei Tre moschettieri. Da allora, i quattro amici hanno perso completamente la consuetudine di vita comune che li aveva così tanto legati. Sono diventati uomini fatti, in un contesto storico che è profondamente mutato. Quale combinazione di eventi, quale irresistibile attrazione, quale volontà, quale destino li riunirà di nuovo? Emblema assoluto del «sequel», giocato su una mostruosa capacità di evocare e di spiazzare, di chiudere il cerchio della narrazione per poi riaprirlo con un nuovo improvviso colpo di scena, Venti anni dopo non solo mantiene l’elettricità narrativa del precedente romanzo, ma la porta forse a un esito letterario ancor più felice. In effetti, come nota acutamente Claude Schopp, «Venti anni dopo è il romanzo dell’età matura, del disincanto dei sentimenti, del cinismo e dei compromessi».
Recensioni clienti
Dicci la tua opinione sul prodotto o consulta le recensioni di altri membri.