
ISBN Il nostro ambiente cosmico libro ITA 227 pagine
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Domande che un tempo appartenevano alla speculazione filosofica Che cosa cera prima dellinizio? Che cosa ha dato origine allenergia e alla materia? Luniverso è infinito? sono diventate, soprattutto negli ultimi trentanni, oggetto di intensa ricerca, anche sperimentale. E, fra i molti risultati paradossali, cè la consapevolezza che a simili domande potrebbero avere già risposto «extraterrestri inclini alla riflessione». Qualora esistessero, infatti, gli extraterrestri avrebbero in comune con noi lambiente cosmico: «anchessi sarebbero fatti di atomi, e li governerebbero le stesse forze». È quel che sostiene non già un estroso visionario, ma un astronomo eminente e di indiscusso prestigio come Martin Rees. Il fatto è che le più recenti scoperte della scienza hanno rafforzato in noi il senso di appartenenza a ciò che non è terrestre: ora sappiamo che lossigeno e il carbonio dei nostri corpi sono stati creati entro stelle lontane, vissute e morte miliardi di anni fa. Scopriamo così, inaspettatamente, che la struttura delluniverso e le condizioni necessarie per lesistenza, al suo interno, degli organismi viventi non sono indipendenti. Potremmo vedere in questo un disegno superiore o una semplice coincidenza. Oppure potremmo, come suggerisce Rees, considerare il nostro universo solo come uno fra tanti universi, perlopiù privi di vita, che in qualche caso presentavano un ambiente valori delle costanti di natura, forma delle leggi fisiche favorevole allemergere della complessità e della coscienza: «Forse il cosmo ha qualcosa in comune con un negozio di abiti pronti dove, se la scelta è ampia, non è strano trovarne uno della nostra misura. Se il nostro universo è scelto in un multiverso, non cè da stupirsi che le sue proprietà sembrino attentamente calibrate, ovvero conformi a un progetto».
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