
ISBN Le più strepitose cadute della mia vita libro ITA 300 pagine
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Antonio Flünke ha trent’anni, un talento educato nelle migliori accademie di musica internazionali, una madre squinternata che vive in Romagna, un padre tedesco sensibile e depresso, e un problema. Un problema che nessun medico è riuscito a risolvere: Antonio cade, senza preavviso, nelle situazioni più imprevedibili e meno sensate, perde l’equilibrio e cade, travolto da un’irrefrenabile risata poco liberatoria. Siamo a Milano, è la fine degli anni Novanta e, mentre attraversa la città che ha imparato ad amare, Antonio trova conforto pensando a D’Alema – un uomo coraggioso che grazie alla Bicamerale ridarà linfa democratica alla giovane Seconda Repubblica – e dedicandosi alla grande sfida che il suo manager gli ha proposto: utilizzare il suo talento canoro per fondare una boy band, la risposta italiana ai Take That, anzi, la risposta milanese ai Ragazzi Italiani che stanno per esibirsi a Sanremo…
Una folla di personaggi memorabili incrocia il cammino (e le cadute) del protagonista, da Alessio detto Bello alla seducente psicanalista dottoressa Limone, dal vecchio signor Sanpa, partigiano e repubblichino, a tanti grandi della Storia che – fotografati in “intermezzi” che sono pagine di surreale, struggente intensità – hanno avuto la ventura di cadere, come Antonio, pubblicamente: Margaret Thatcher durante la visita di Stato in Cina, papa Wojtyla solo di fronte a un pavimento sdrucciolevole, Enrico Berlinguer… In una Milano non più da bere, assediata da designer e stilisti, sette di guardoni virtuali, “calabresi al confino e friulani in cerca di gloria allo IED”, Antonio è sorretto da un’unica certezza: se Massimo D’Alema ce l’ha fatta a formare la Bicamerale, allora lui può riuscire a salire sul palco senza cadere…
In questo esordio narrativo originalissimo, profondamente italiano ma venato di un’ironia rara alle nostre latitudini, Michele Dalai scrive una trionfale storia di insuccesso, l’epica contemporanea e veloce di un personaggio capace, nella sua mitezza, di catalizzare menzogne e verità, violenza e speranze insieme. Una sorta di viaggio in cui ci sentiamo incredibilmente vicini all’eroe, alle sue cadute, alla sua inconfessata, assoluta fiducia in un equilibrio possibile, in un futuro a misura dei nostri incerti passi. Perché se “siamo tutti al di sotto delle aspettative, allora sono le aspettative a sbagliare”.
Michele Dalai è nato a Milano nel 1973. Ha diretto la casa editrice Baldini & Castoldi. Giornalista e autore televisivo, conduce "Ettore", programma di racconto, su Radio 2. Ha pubblicato i romanzi Le più strepitose cadute della mia vita (Mondadori, 2011) e Onora il babbuino (Feltrinelli, 2015), e il pamphlet di satira calcistica Contro il tiqui taca. Come ho imparato a detestare il Barcellona (Mondadori, 2013).
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