
ISBN Da Moby Dick allOrsa Bianca libro Romanzo letterario ITA 187 pagine
Prodotti simili
Informazioni sul prodotto
Hemingway era «un pezzo di cielo, e una fitta di sole» scriveva Anna Maria Ortese nel luglio del 1961 commentando limprovvisa scomparsa di colui che le sembrava appartenere ad anni «non ancora macchiati da carneficine o tumefatti in ghiacci spaventosi» e a una generazione di padri-leoni dalla «santità animale», estranei a una intelligenza «che oggi ha scarnificato luomo»: con le sue opere, infatti, Hemingway proclamava lesistenza del Tutto di cui luomo è parte, e attraverso i suoi occhi ragionava tranquilla e maestosa la Natura. Non vè dubbio: chi cercasse in questi scritti che coprono oltre cinquantanni di attività giornalistica (dal 1939 al 1994) accorte recensioni, sagaci squarci di storia letteraria, dotte e politiche riflessioni sul romanzo sarebbe del tutto fuori strada. Il metodo di lettura di una uncommon reader come la Ortese ha a che vedere anzitutto con quella «doppia vista» di cui andava dolorosamente fiera e che, quando discorre di Leopardi o di Anna Frank, di Cechov o della Morante, di Saffo o di Thomas Mann, le consente di mettere subito a fuoco, con temeraria sicurezza, la loro profonda necessità in rapporto al compito della vera letteratura: che devessere, sempre, «unautentica voce, un richiamo, un grido che turbi, una parola che rompa la nebbia in cui dormono le coscienze, il lampo di un giorno nuovo». Compito radicale, nobile, impervio, al quale corrisponde un linguaggio lontano anni luce dalla critica letteraria cui siamo abituati, e che sembra evocare, più che definire, i suoi oggetti. Magia verificabile: sarà difficile, ormai, leggere Cechov senza avvertire, in risonanza, le parole che la Ortese gli ha dedicato.
Recensioni clienti
Dicci la tua opinione sul prodotto o consulta le recensioni di altri membri.