
ISBN Letteratura giapponese. II. Dalla fine dell’Ottocento all’inizio del terzo millennio libro ITA 446 pagine
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La fine dell'Ottocento è nell'evoluzione letteraria giapponese il periodo dell'«occidentalizzazione», un momento di forte discontinuità con il passato e di crisi culturale.
Il «dilemma» della modernità in Giappone ruota intorno a questa contraddizione: come creare discontinuità per attualizzare il nuovo, e allo stesso tempo come gestire un legame con il passato per integrare il presente in un nuovo canone. Dalla «prima» modernità fino alla nostra epoca «post» moderna, la letteratura giapponese ha sempre camminato su un crinale, tra la conservazione fedele dell’estetica classica e la sperimentazione piú ardita: dal lirismo delicato di Kawabata, al realismo inquietante e rabbioso dei giovani scrittori, dal raffinato erotismo di Tanizaki, alla sessualità esasperata – e che travalica ogni identità di genere – della narrativa contemporanea. Se nell’anno zero della modernità la letteratura si è confrontata con i modelli letterari dell’Occidente, all’inizio del terzo millennio si trova di fronte alla sfida della globalizzazione e della interazione con nuove forme mediatiche, fino a mettere in discussione e ridefinire i suoi stessi confini. Anche questo secondo volume della Letteratura giapponese si articola in un saggio introduttivo che approfondisce alcune problematiche della letteratura moderna e contemporanea: Modernità e postmodernità, La ricerca dell’io, Occidente e tradizione / esotico e domestico, Letteratura e memoria, Letteratura e consumo; la seconda sezione si compone invece di venti voci generali, dalla letteratura popolare, a quella per l’infanzia, alla letteratura femminile, alla narrativa storica; nella terza infine ritroviamo l’analisi di sessantasei opere elencate per ordine alfabetico dell’autore.
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