ISBN La casa dei morti, ITA, 468 pagine

ISBN La casa dei morti libro ITA 468 pagine

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Informazioni sul prodotto

La Siberia, la sterminata regione asiatica che a partire dal XVI secolo è diventata parte integrante prima dell’impero zarista, poi dell’Unione Sovietica e, oggi, della Federazione Russa, si è guadagnata la sua sinistra fama di luogo di dolore e di morte nell’Ottocento, dopo la sua trasformazione in meta di deportazione ed esilio per criminali comuni e oppositori politici, e nel Novecento, in quanto desolata e gelida scena del crimine del Gulag «rosso».
Alla luce di un’imponente mole documentaria, attinta a fonti poco note o inedite, e avendo come modelli narrativi il Dostoevskij di Memorie di una casa morta e il Čechov di L’isola di Sachalin, Daniel Beer traccia una storia della Siberia come terra di contenimento e reclusione che ha i tratti di una discesa agli inferi, dove a suggestive descrizioni di paesaggi e preziose notazioni antropologiche si alternano potenti scorci socio-politici e racconti di vite eroiche e miserabili, di episodi di sublime virtù e di sordida abiezione. Fulcro dell’analisi è il progressivo disfacimento di un sistema penale basato sull’esilio e il lavoro forzato, e minato dall’insanabile contraddizione tra le esigenze di una colonizzazione che avrebbe potuto, specie con le scoperte e gli strumenti della modernità, sfruttare al meglio le enormi ricchezze naturali della regione e quelle, opposte, di un sempre più traballante regime carcerario esposto a evasioni, ribellioni, suicidi collettivi e, soprattutto, all’esecrazione interna e internazionale nei riguardi di pratiche vessatorie come i micidiali trasferimenti a piedi e in catene e la fustigazione.
Nel caotico avvicendarsi di innumerevoli percorsi individuali e legami familiari distrutti da condizioni di reclusione degradanti, Beer individua un filo rosso che lega i nobili e raffinati «decabristi» russi che per primi si ribellarono all’autocrazia nel 1823, i patrioti polacchi deportati da quella che era una provincia dell’impero dopo le insurrezioni indipendentiste del 1830 e 1863, e i circoli terroristici social-rivoluzionari, anarchici e marxisti della seconda metà dell’Ottocento e dei primi due decenni del Novecento. I loro adepti popolarono galere, fabbriche, miniere e luoghi d’insediamento coatto dello sconfinato subcontinente siberiano e propiziarono, con il «contagio» delle loro idee, debolmente contrastato da alti funzionari locali corrivi o impauriti, la fatale svolta del 1917, nel marasma di un potere centrale falcidiato da centinaia di assassinii politici.
E così, dopo le rituali celebrazioni di vittime e martiri dello zarismo, tutti ascritti d’ufficio alla propria causa, il nuovo regime comunista iniziò a ricostituire in Siberia – ampliandola – quella «prigione a cielo aperto» a cui sembra condannata, a dispetto della grandiosa bellezza e dei tesori che nasconde in grembo, da un tragico quanto imperscrutabile destino.

Daniel Beer è professore associato di Storia presso la Royal Holloway dell'Università di Londra. È autore di Renovating Russia: The Human Sciences and the Fate of Liberal Modernity, 1880-1930 (2008).

Libri ISBN
Prodotto
Nome
ISBN La casa dei morti libro ITA 468 pagine
Categoria
Marca
Caratteristiche
Versione lingua
ITA
Scritto da
Daniel Beer
Numero di pagine
468 pagine
Editore
Mondadori
Rivestimento antipolvere
ISBN (International Standard Book Number)
9788804681854
NOTA: Le informazioni sopra riportate sono fornite esclusivamente per comodità e non possiamo garantirne l'accuratezza con il venditore.

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