Contro l’immagine del filosofo come imperturbabile catalogatore dell’esistenza, distaccato dal mondo della vita e dalle passioni, la scrittura di María Zambrano dà voce – soprattutto nei Beati, la sua ultima opera, scritta nell’imminenza della morte – a una «ragione poetica» che fonde creativamente riflessione e rivelazione, lucidità intellettuale e trasporto emotivo. Questa singolare attitudine a un pensiero che rifugge dal concetto e si esprime nella mobilità della parola poetica, consente a María Zambrano di scendere nelle viscere della realtà per portare alla luce le sue vibrazioni più profonde. I «beati» sono dunque la personificazione di questo pensiero che si riconcilia con la vita, e simboleggiano la felicità che nasce nell’uomo dal superamento delle contraddizioni della sua condizione.